Viaggiando nei paesi
del Maghreb, oltre la bellezza dei luoghi la prima cosa che si nota è la
sporcizia diffusa.
I terreni
disseminati dalle buste di plastica portate dal vento; la gestione anarchica
del territorio da parte degli abitanti.
L'arabo nella sua
entità non è sporco, disordinato forse, ma non sporco. Fin da bambini, per
ragioni religiose, viene abituato a frequenti abluzioni e nel fare attenzione quando orina per non essere
impuro. Le cinque preghiere giornaliere
richiedono che si sia puliti nel corpo e nei vestiti. Anche se non si è
religiosi praticanti questa educazione rimane impressa nel comportamento.
Per il turista che
visita i luoghi è facile pensare :
sporchi i
luoghi, sporchi gli abitanti.
Ma basta entrare in
una Medina (la parte antica della città) per notare la differenza: antico e pulito.
Ogni abitante, ogni
negoziante, ogni mercante tiene pulito il proprio territorio.
Entrate in una casa
araba, anche modesta, è pulita.
Il territorio è la chiave: cioè il
proprio territorio. Questo viene prima di tutto.
Il territorio della comunità viene dopo.
E'
considerato di tutti e tutti dovrebbero averne cura.
Normalmente non
succede così.
Nei paesi del nord
Europa al contrario la cosa comune è molto curata.
Basti visitare la
Svizzera, la Svezia, la Danimarca e
etc.
Certo è merito anche
delle amministrazioni locali.
Ma se manca la collaborazione del cittadino, ogni
sforzo delle amministrazioni è vano.
Il punto di queste riflessioni sono i nostri paesi.
Vocati per concessione di una natura magnanima, al turismo.
Sono generalmente
sporchi.
Non eccessivamente
come il Maghreb. (bisogna dire che per esempio in Marocco, è diventato normale
trovare città pulite ed ordinate. Basti visitare grandi città come Rabat,
Marrakech o Agadir, o piccoli centri come Asilha.)
Visitando i nostri
paesi e senza bisogno di soffermarsi si
notano subito le :
Le locandine
pubblicitarie disseminate per terra.
Le lattine e le bottiglie vuote per terra o in bella
vista su muretti e sedili.
I sacchi con la spazzatura.
Le salviette di carta con cui si teneva la pizza o il
panino.
La gestione della spazzatura dei negozianti. Etc.
Purtroppo la lista
non si esaurisce con quanto riportato sopra, sono troppe le cose che lasciamo
in strada.
Il problema è solo delle amministrazioni. Uno
spazzino per ogni abitante?
Forse è che il
territorio in comune non lo sentiamo nel giusto modo?
Forse lo riteniamo un problema amministrativo che si
risolve con il pagamento delle tasse?
Le soluzioni possono
essere tante.
Ma una sola è valida: Non critichiamo gli altri per il loro
comportamento e partecipiamo attivamente con le amministrazioni nel nostro
piccolo per mantenere pulito il nostro ambiente.
Dopo di ciò,
possiamo chiedere dei rendiconto a chi non fa bene il proprio lavoro,
rifugiandosi nell'alibi che i cittadini non collaborano.
Conoscere il nostro territorio ci aiuta a migliorarlo.
Il miglioramento inizia nelle nostre menti, valorizzando ciò che la natura ci ha regalato.