Le
previsioni del tempo.
Le
vediamo ormai momento per momento, sui nostri smartphone, sui social network,
alla tele.
È
un business. È un argomento di discussione locale.
Siamo
nell'era globalizzata. Il tempo meteorologico è seguito a livello
della nostra contrada, tranne quando ci prepariamo a fare un viaggio.
Le
apps di successo dei nostri smartphone, sono quelle che riescono a prevedere i
maggiori dettagli localmente.
Le
bizzarrie del clima lontani dalla
nostra contrada, ci toccano "en passant".
Perché
a ciascuno non interessa oltre il proprio giardino.
Guardiamo il pianeta che ci ospita.
Proviamo a vedere le previsioni meteorologiche a livello globale.
Viviamo
su un pianeta chiuso.
Il cibo che produciamo vegetale o animale; lo trasformiamo in "carne umana".
Il cibo che produciamo vegetale o animale; lo trasformiamo in "carne umana".
I
gas di scarico della nostra macchina sono veleno che
distribuiamo nell'aria che respiriamo.
Le
nostre personali emissioni di CO2 si sommano alle altre dei nove miliardi di
anime.
Il pianeta non è un sistema infinito
ma bensì finito, limitato.
L
'inquinamento prodotto in Cina, in India, in America o qui, è presente
dappertutto nel pianeta, non è che lo mandiamo sulla Luna o su Marte.
Forse
si potrà continuare di questo passo ancora per 20 o 50 o 100 anni. Finché
accenderemo una reazione a catena, irreversibile.
Ogni
giorno scompaiono più di duecento specie in questo pianeta.
Se continuiamo così allegramente potrebbe essere la
nostra specie a scomparire.
Ma
il pianeta non morirà; continuerà senza di noi.
Io lo spero, anzi sono un fanatico del progresso scientifico.
Ma
se ...
Cosa possiamo fare nel
nostro piccolo?
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