lunedì 13 giugno 2016

Niente è scontato! Ad ogni azione una reazione.

schema semplificato impatto uomo su clima
schema semplificato impatto umano sul clima 

Guardando lo schema di cui sopra  le varie dipendenze rappresentate, appaiono confuse a un primo sguardo; se si prende del tempo osservandole, applicandosi per qualche minuto, diventa tutto chiaro.
Lo stesso problema vale nel parlare di cambiamenti climatici. E' un discorso complesso che tocca ogni punto della nostra vita, della nostra società, della nostra economia. E' difficile vedere l'insieme dei cambiamenti. Bisogna applicarsi nel capire le varie conseguenze, leggere i vari articoli scientifici, e non, per aiutarsi a pervenire a una visione di insieme.
Sembrerebbe che cambi  solo la temperatura percepita. O che piova di più o di meno.
C'è chi è contento perché farà meno freddo, chi pensa che andrà di più al mare e cosi via.
Ci sono altri che minimizzano il problema, suggerendo ai propri seguaci che sono solo favole per spaventare i creduloni.
Provate a guardare il seguente schema senza dipendenze:



Certo non dice niente. Ma a guardalo siamo più sereni. Sappiamo cosa significano le varie voci.
"Vita del pianeta terra", "Irraggiamento solare" e cosi via, suonano come cose positive. 
Aumento temperatura non sembra cosi male preso cosi da solo. Le "riserve idriche" e la parola "oceano" sembrano rassicuranti.
Il quadrato rosso "cambiamento climatico", non sembra cosi minaccioso preso in questo contesto. 
Lo studio del cervello umano (o i tre cervelli) sta proseguendo con innumerevoli successi.
Si afferma che il nostro cervello tende molto a semplificare ed a  essere coinciso. Questo è un bene e rende preziosa la capacità della mente umana di semplificare una situazione complessa. 
Ma diventa pericolosa quando ci rivolgiamo a modelli complessi in cui è necessario usare criteri ben definiti, proprio per la proprietà della nostra mente a semplificare e nella poca capacità a seguire modelli a lungo termine.
Ma il conoscere i propri limiti, aiuta certamente a superarli.
Il cambiamento climatico non è una moda è un'aspetto della nostra vita.
I messaggi ci arrivano da ogni dove, da quasi ogni notizia, nella nostra vita quotidiana. 
Sarebbe bene dare la stessa importanza al clima come ai nostri denari. Chi non ha visto un pesce annaspare fuori dell'acqua?
In  un futuro che spero il più lontano possibile, la nostra specie  potrebbe trovarsi di colpo ad annaspare, come quel pesce in un'aria che non serve più alla nostra vita.

Cambiare si può. 
Oggi è relativamente facile. 
Uniamoci, aiutiamoci e facciamo catene umane per obbligare i cambiamenti.

giovedì 2 giugno 2016

Un nuovo Rinascimento?


96 tonnellate di CO2 procapite
Tutti desideriamo avere una descrizione dettagliata della vita sostenibile per noi e il nostro pianeta.
Se ci viene dato un programma dall'alto è più semplice. 
Ci crea meno problemi.
Desideriamo nel nostro profondo adottare come un programma, questa vita oggi.
Molti odiano il sistema attuale.
Ma questo cambiamento auspicabile, non può avvenire in questo modo.
Come ci dimostra  la vicenda di Galileo ogni cosa avviene con il suo tempo.

La nostra cultura attuale deriva dalla grande rivoluzione culturale del Rinascimento.



E' stato il Rinascimento che ha messo le basi della rivoluzione industriale.
Ci vorrà un altro Rinascimento?
Con la nostra cultura attuale possiamo auspicare un cambiamento?
Adesso i cambiamenti avvengono molto più rapidamente.
questo è bene?

Riflettiamo:
  1. Se ad Edison ai suoi tempi qualcuno avrebbe mostrato un transistor, lui non avrebbe saputo di che farsene.
  2. Hitler e la sua devastazione appoggiata da tutta una cultura è durato pochi decenni, niente in confronto ai 3 milioni di anni in cui è comparso l'uomo ed innocuamente ha abitato  questo pianeta senza arrecare danno; di contro i 10.000 anni della nostra cultura hanno messo in serio rischio la biodiversità.
  3. Non c'è stato mai stato nella storia della nostra umanità un piano condiviso da tutti.Immaginiamo un modello di futuro condiviso.
  4. Il nostro piano per il futuro non può partire dalla distruzione dell'immagine della cultura attuale; solo dalla sua comprensione può nascere il cambiamento.
  5. Le rivoluzioni, le rivolte popolari non hanno mai cambiato le culture.Hanno spostato rapporti di forza. Hanno messo uomini al posto di altri uomini.Sono inutili senza una cultura che mette l'uomo nel giusto posto nella creazione al pari delle altre specie. Nella condivisione con le altre specie esistenti troveremo l'equilibrio che porterà vantaggi a tutti.
  6.  La guerra fredda che ha portato la specie umana al limite di una catastrofe è finita per merito di GorbaciovMa non è stato Gobarciov che ha cambiato delle menti; ma menti modificate hanno creato Gorbaciov.
  7. Noi potremo essere capaci di concepire come vivere in modo sostenibile oppure no. Questo alla fine non cambierà niente per il pianeta : la differenza sarà se noi ci saremo o no !

mercoledì 1 giugno 2016

Costruiamo Piramidi ?

Nell'antico Egitto, migliaia di operai hanno lavorato per anni, decenni, per produrre le varie piramidi che costellano il deserto.



Molti sono morti, molti hanno sofferto, ma ancora lavoravano per completare monumenti per i leader.


C'è un parallelo tra i costruttori delle piramidi d'Egitto e gli operai della società dei consumi di oggi? 


http://dgh.wikispaces.com
 noti differenze con la società attuale ?        quali?

http://faculty.rsu.edu

Chi  beneficia del nostro  lavoro?

Che stiamo facendo?

Non è come se stessimo spingendo  grandi blocchi di roccia, sempre più su e sempre più su, giorno dopo giorno, come la costruzione di una piramide per qualcun altro?

Cosa determina  quanto vale il nostro  lavoro ?

Non abbiamo mai avuto l'impressione che il nostro  stipendio è piuttosto arbitrariamente determinato?